PAGINA INIZIALE / Ti ho chiamato per nome / Incontro 12
Cf. Io sono con voi, cap. 4, pp. 65-71
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OBIETTIVI
Conoscenza: Conoscere che Gesù è Figlio di Dio e per questo è Dio Egli stesso
Atteggiamenti: Crescere nella confidenza con Gesù e con il Padre suo.
Comportamenti: Imparare la preghiera del Gloria al Padre.
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INCONTRI
12. Il Padre di Gesù
13. Gesù è il Figlio di Dio
🞋 obiettivo:
Comprendere che il nostro amico Gesù è il Figlio di Dio, e quindi è Dio.
L’incontro può essere avviato chiedendo ai fanciulli come si sentono quando hanno paura, vicino a chi riescono a superare le proprie paure, a chi si rivolgono se hanno bisogno di aiuto.
Gioco. Al suono di una musichetta i fanciulli si muovono liberamente; ora, alcuni di essi vengono bendati: è facile adesso muoversi? Perché? Che cosa si prova?(insicurezza, paura…). Alcuni compagni prendono per mano i “ciechi”: li guidano, li aiutano ad affrontare gli imprevisti del cammino…(per es. scatole di cartone messe in mezzo alla stanza). Come ci si sente adesso, presi per mano da qualcuno? (sicurezza, fiducia…). Alla fine del gioco i fanciulli esprimono le loro impressioni, poi, con l’aiuto del catechista, ogni fanciullo individua le persone che nella sua vita rappresentano una mano che guida, sostiene, aiuta: i genitori, i nonni, gli insegnanti, gli amici…
Si aiutano i bambini a comprendere come Gesù vive un affidamento reale e totale nei confronti di Dio e dello Spirito Santo.
[1] Bende
[2] Musica
Gesù cresce nella sua famiglia, si fida di Maria e Giuseppe, li ascolta, li onora, li rispetta, si lascia educare dimostra loro riconoscenza e di volergli bene. Ma allo stesso tempo è Figlio di Dio a cui dedica la sua obbedienza. Nella loro famiglia e nella vita di Gesù Dio è una presenza costante. Loro sanno di non potercela fare da soli e di aver bisogno della luce e della forza di Dio. La loro vita è scandita dai riti di una famiglia religiosa:
- Di sabato giorno di festa e di riposo dal lavoro, si recano alla sinagoga
- Ogni anno si recano a Gerusalemme per festeggiare la Pasqua
- In casa si pregava con le parole dei riti ebraici
- Maria e Giuseppe si impegnano a trasmettere a Gesù la fedeltà ai valori e alle tradizioni della fede ebraica.
- Gesù vive concretamente il valore della fede e dell’amore, del rispetto e dell’accoglienza all’altro, la fatica del lavoro e la gioia del divertimento. La sua vita è piena e riuscita.
Domande per la riflessione: [1] noi come ci comportiamo con i nostri genitori? [2] nella nostra famiglia Dio "è di casa"? Quanto tempo gli dedichiamo?
Proponiamo e spieghiamo ai genitori come realizzare con i propri figli Il libro della vita.
Distribuiamo ad ogni famiglia un piccolo libro con pagine bianche, sulla copertina il titolo può essere: IO E DIO (ogni bambino può mettere una sua foto, magari per rappresentare la presenza di Dio può mettere una foto del proprio battesimo). Le pagine successive possono essere completate come piace di più alla famiglia, magari con ricordi, con pensieri, con i grazie alle persone che sono presenti nelle loro vite, con decorazioni create dai bambini fatte di disegni o con oggetti raccolti in natura. L’importante che una pagina sia dedicata interamente al bambino affinché capisca che lui è IL MIRACOLO DI DIO.
Dedichiamo questa seconda parte ad un momento di preghiera.
- Scegliamo un luogo raccolto
- Accendiamo una candela accanto alla Bibbia
- Creiamo un momento di silenzio, e iniziamo con il segno della croce
- Leggiamo il passo del vangelo Mc 1,9-11(sotto riportato)
- Invitiamo tutti a pensare alla propria famiglia e a trovare alcuni motivi per ringraziare
Concludiamo con la preghiera del Gloria al Padre ed il canto proposto negli incontri precedenti.
SCRITTURA
Mc 1,9-11
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CATECHISMO
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ALLEGATI
Disponibili a breve
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MULTIMEDIA
[Canto] A. Cimini, Cantiamo Te
