La comunità mi accoglie

Le caratteristiche della comunità

Si propongono ai ragazzi tre mini-giochi sulle caratteristiche della comunità, alla fine di ogni gioco la squadra vince un pezzo di puzzle che compone la foto della chiesa parrocchiale:

• Condividere. I ragazzi in una squadra si lanciano una palla, un’altra squadra (o i catechisti se non è possibile svolgere la sfida in più squadre) dall’esterno cercano di lanciare delle palline di carta per colpire chi ha la palla. Se chi è colpito ha la palla in mano è eliminato. Se la squadra che si passa il pallone, al termine del tempo stabilito, ha ancora due membri vince la sfida, altrimenti vince la squadra che tira le palline dall’esterno del campo. Se è complicato un gioco così dinamico si può proporre la patata bollente: ci si passa un oggetto (es. un pallone di spugna) fin tanto che suona la musica quando si stoppa chi ha la palla viene eliminato. Vince l'ultimo che rimane.
• Accogliere. La squadra tende un telo e il catechista dall’esterno lancia degli oggetti (attenzione a non lanciare cose pericolose; meglio se peluche e cose simili) nei pressi della squadra che deve spostarsi per raccoglierla e non mandare perduto l’oggetto.
• Vivere insieme. Si stende a terra una coperta grande e si invita la squadra a salire su di essa. Ad ogni manche si ripiega la coperta. Vince la squadra che riesce a resistere a più piegature.

Mc 6,1-6; At 2,42-47. Gesù non viene accolto, le sue parole vengono ignorate. La comunità dove è cresciuto e che pensa di conoscerlo non può credere che sia un Uomo così importante. Anche Nazareth vive la dinamica dei pregiudizi, e così si chiude all’altro, a Gesù, non lo ascolta e non l’accoglie. Una comunità non accogliente è una comunità per cui Gesù si meraviglia in modo negativo, non è una comunità all’insegna dell’amore. Comunità vera è quella degli apostoli che sanno mettere in comune ogni loro talento e ogni loro bene.