Ave o Maria, piena di grazia

Il catechista consegna ai bambini il testo dell’Ave Maria a pezzi. I bambini con l’aiuto del catechista devono cercare di ricomporre la preghiera, se il gruppo è grande si può pensare di dividerli in squadre e fare una gara a chi finisce prima.

Più di duemila anni fa, al tempo degli antichi romani (quelli che si studiano a scuola!) c’era una ragazza di Nazareth che si chiamava Maria. Era fidanzata (cioè si stava per sposare) con Giuseppe, un falegname. Dio voleva abitare sulla Terra per farsi amici gli uomini; ma come tutti voleva una mamma e un papà. Quindi mandò un suo angelo, Gabriele, a Maria chiedendole di diventare la sua mamma. Lei accettò e per questo rimase incinta, come questo avvenne è un mistero. Maria si sposò poi con Giuseppe che aveva accettato di accompagnarla nella missione di essere la mamma di Gesù e di prendersi cura di lui come fosse il suo papà. Maria è la mamma che Dio padre ha scelto per il suo Figlio Gesù. Per questo Dio ha voluto che Maria nascesse senza peccato originale e che fosse sempre senza peccato, perciò la chiamiamo Immacolata. Maria è la creatura più santa della terra. Ha detto sì al progetto di Dio Padre: ha accolto Gesù con amore, lo ha portato nel suo grembo, lo ha dato alla luce. Gesù è il dono che Maria offre a tutti gli uomini. Noi abbiamo la possibilità di ringraziarla perché ci ha donato Gesù e perché è madre nostra, con la preghiera dell’Ave Maria.