PAGINA INIZIALE / Ti ho chiamato per nome / Incontro 1
Cf. Io sono con voi, cap. 7, pp. 108-123
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OBIETTIVI
Conoscenza: Scoprire che Gesù vuol essere mio amico e il significato della Croce.
Atteggiamenti: Sentirsi benvenuti nella catechesi.
Comportamenti: Imparare il Segno della Croce.
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INCONTRI
1. Conosciamoci
2. La Croce
3. Il nostro posto
🞋 obiettivo:
Presentare il gruppo e le regole, nonché il motivo per cui si stanno facendo gli incontri.
Il catechista accoglie i bambini con un sorriso e una frase semplice: «Ciao! Oggi cominciamo il nostro cammino insieme. Saremo un gruppo che impara a conoscere Gesù e a diventare suoi amici».
Giro di presentazioni. Ogni bambino dice il proprio nome e lo accompagna con un gesto o una mossa che gli altri ripetono. Variante: dopo il primo giro, ogni bambino dice anche qualcosa di sé (es. “mi piace il gelato alla fragola”, “il mio colore preferito è il blu”).
Domande esperienziali per i bambini: [1] Che cosa provi quando qualcuno ricorda il tuo nome? [2] Ti piace quando gli altri ti ascoltano e ti rispettano?
Le nostre regole. Si prepara un cartellone con scritto “LE NOSTRE REGOLE”. I bambini propongono alcune regole, il catechista le scrive.
Alcune da proporre:
- Rispettiamoci: parliamo uno alla volta.
- Ascoltiamoci: quello che diciamo è importante.
- Partecipiamo: giochiamo e lavoriamo insieme.
Domande esperienziali: [1] Come ti senti quando qualcuno non ti ascolta? [2] Perché pensi che sia bello rispettarci e giocare tutti insieme?
[1] Cartellone
[2] Pennarelli
Il Segno della Croce. Il catechista mostra come si fa, lentamente, mettendosi alla stessa altezza dei bambini. Si fa un piccolo gioco per riconoscere la mano destra (mettere la mano sinistra sul petto, così non si sbagliano). Spiegare il gesto: Disegniamo sul nostro corpo una croce ampia toccando
- Fronte: “Ti dono i miei pensieri, Signore.”
- Petto: “Ti dono il mio cuore.”
- Spalle: “Ti dono le mie forze.”
- La Croce è un segno d’amore
Gesù ha dato la vita sulla Croce per noi, per dirci che ci ama sempre. Quando facciamo il Segno della Croce, è come se dicessimo: “Gesù, ti porto con me, ti tengo vicino al mio cuore”.
La Croce ci protegge: possiamo immaginare il Segno della Croce come una corazza che ci difende. Non è una corazza di ferro come i cavalieri, ma è una corazza di amore. Quando lo facciamo bene e con fede, è come se Gesù ci abbracciasse e ci dicesse: “Non sei solo, Io sono con te”.
Poi introdurre le parole: “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Collegare: «Quando facciamo il Segno della Croce ricordiamo che Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo. È come dire: Gesù, io sono con Te!». Gesù ci rivela che il nome di Dio è Padre e Figlio e Spirito Santo: la Santissima Trinità. Quando tracciamo sul nostro corpo questo segno proclamiamo la sintesi della nostra fede con le parole e con il gesto ricordiamo la morte e resurrezione di Gesù. Domande esperienziali: «Secondo te, come ci aiuta il Segno della Croce a ricordarci che Dio è vicino?».
Attività pratica. Ogni bambino riceve un foglio e disegna se stesso che fa il Segno della Croce. Attorno, può disegnare Dio Padre, Gesù e lo Spirito Santo (ad esempio una colomba o un cuore luminoso). Si appendono i disegni su un cartellone “Noi con Gesù”.
Breve preghiera: Si mette un piccolo segno (candela accesa o crocifisso al centro). Si invita al silenzio. Tutti insieme fanno lentamente il Segno della Croce.
Preghiera semplice (detta dal catechista e ripetuta dai bambini):
“Gesù, grazie perché oggi ci siamo conosciuti.
Grazie per i nostri nomi e i nostri amici.
Aiutaci a ricordare che Tu sei sempre con noi
quando facciamo il Segno della Croce. Amen.”
Proposito della settimana: «Ogni mattina quando vi svegliate e ogni sera prima di dormire fate bene, con calma, il Segno della Croce. È il nostro saluto a Gesù!».
SCRITTURA
Ez 9,4
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CATECHISMO
CCC 2156-2157
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ALLEGATI
Disponibili a breve
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MULTIMEDIA
[Canto] R. Paulo, Nel nome del Padre
