PAGINA INIZIALE / Voi siete miei amici / Incontro 4
Cf. Io sono con voi: cap. 1-2 (pp. 06-31)
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OBIETTIVI
- Conoscenza. Scoprire che Dio è creatore e Padre, e che è sempre vicino a noi.
- Atteggiamenti: Maturare fiducia in Dio Padre che ci ama; lodare Dio per la creazione e per i doni che ha fatto a ciascuno; acquisire un’iniziale consapevolezza che la vita è un cammino verso la casa del Padre.
- Comportamenti: Rispondere con generosità fidandosi di Gesù.
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INCONTRI
1. Il nostro gruppo
2. Dio è Padre di tutti
3. Dio mi chiama per nome
4. Non siamo mai soli
5. Nella fatica sei con noi
6. Dio ci tiene per mano
🞋 obiettivo:
Scoprire che io non sono mai solo perché Dio mi è accanto anche quando non riesco a vederlo.
Nessuno resta solo.
Si chiede ai bambini di formare due catene umane (con le mani sulle spalle) e di vagare per lo spazio di gioco tentando di “interrompere” le catene degli altri. Se si passa in mezzo alla catena altrui la catena si spezza in due e diventano catene indipendenti con lo stesso scopo. Chi rimane senza una catena perde. Il catechista però nel momento in cui questo accade passa a raccogliere “gli esuli” in una nuova catena più grande.
[0] Nessun materiale.
Dalla nostra catena originale magari siamo finiti in una nuova più piccola e infine ci siamo trovati soli. Di ritrovarci soli ci può capitare anche nella vita quotidiana, ma come nel gioco il catechista ci è passato a prendere in una nuova catena umana, così anche Dio ci coinvolge sempre in un nuovo progetto!
Alternativa in spazi piccoli. Si mostra ai bambini uno spezzo dei cartoni animati o si racconta una storia in cui il protagonista si è sentito solo. Si chiede ai bambini di disegnare una volta in cui anche loro si sono sentiti così. Si discute quello che emerge.
La storia di Giuseppe
Giuseppe è l’undicesimo figlio di Giacobbe-Israele, che l’ha avuto dalla moglie più amata, delle altre era rimasto vedovo. I genitori volevano molto bene a Giuseppe e lo curavano molto. I fratelli, invidiosi, un giorno decisero di rovinargli la vita! Lo lasciarono in un pozzo pensando di abbandonarlo lì, ma poi tornarono indietro e lo vendettero come schiavo in Egitto. Giuseppe era rimasto solo, ma Dio non lo abbandonò e lo fece diventare servo del capo delle guardie del faraone. La moglie del capo delle guardie si innamorò di Giuseppe, ma lui era fedele al suo padrone, e lei per vendetta con una bugia fece finire Giuseppe in prigione. Giuseppe era rimasto solo, ma Dio non lo abbandonò neanche questa volta. Il faraone seppe che Giuseppe era bravo a interpretare i sogni e lo fece chiamare perché ne aveva alcuni da interpretare. Con l’aiuto di Giuseppe l’Egitto si salvò dalla carestia che Dio aveva premonito al faraone nel sogno e il faraone lo nominò suo vice-re. In Egitto giunsero poi anche i fratelli di Giuseppe e suo padre perché avevano fame, Giuseppe li perdonò.
Sulla linea del tempo si aggiunge la storia di Giuseppe.
Come a Giuseppe anche a noi Dio non ci abbandona mai, ogni volta che siamo soli Lui è con noi, con Dio come Padre noi non siamo mai soli!
Mi confido col Signore
Si possono aiutare i bambini ad entrare nella preghiera con alcune domande… Ci è capitato di sentirci soli? Quando? Nella preghiera raccontiamolo a Dio che ci vuole bene. Scopriamo che possiamo sentirci voluti bene da Dio…
SCRITTURA
Si possono leggere alcuni passi della Scrittura sulla figura di Giuseppe: Gn 30,22-24; 37,2-36; 39-50.
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CATECHISMO
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ALLEGATI
Disponibili a breve
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MULTIMEDIA
[Film] R. LaDuca, Giuseppe il re dei sogni
[Video] Ciuf Ciuf, La storia di Giuseppe
