COMUNICATO STAMPA

Restauro del Tabernacolo del Vignola a Fara

La Diocesi di Sabina – Poggio Mirteto è lieta di comunicare l’avvio dei lavori di restauro del tabernacolo eucaristico a tempietto del Vignola, custodito nella chiesa di Sant’Antonino a Fara in Sabina. Il prezioso manufatto, capolavoro dell’arte rinascimentale, tornerà al suo originario splendore grazie all’intervento del prof. Sante Guido, restauratore di fama internazionale, già noto per aver curato, tra gli altri, il restauro del baldacchino di San Pietro in Vaticano.

L’intervento, che si concluderà entro la fine di settembre, rappresenta un momento di grande rilevanza per la comunità diocesana e per l’intero territorio sabino, custode di un patrimonio storico-artistico di straordinario valore. Il Vescovo Ernesto Mandara, nel salutare con soddisfazione l’avvio dei lavori, esprime profonda gratitudine al Comitato Distrettuale del Lions International “Artisti della Solidarietà” coordinato dal Comm. Gianni Turina con la collaborazione dell’Accademia Italiana del Peperoncino di Rieti, per il generoso sostegno e l’impegno profuso nella raccolta fondi destinata a questo importante intervento. “Questa iniziativa – afferma il Vescovo – si aggiunge alle numerose opere già promosse e sostenute a Rieti e nel territorio dal Comitato Distrettuale del Lions International “Artisti della Solidarietà, segno di una realtà viva e attenta alla tutela della propria identità culturale.” Don Fabrizio Gioiosi, direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali della Diocesi, sottolinea l’importanza storica e liturgica del tabernacolo, commissionato nel 1563 dal cardinale Alessandro Farnese, abate commendatario di Farfa. “Si tratta – spiega – di un’opera che, per la sua forma a tempietto, è destinata a diventare modello di riferimento per la tipologia di tabernacolo dopo il Concilio di Trento, segnando un momento chiave nella riforma degli spazi liturgici”.

Il restauro del tabernacolo del Vignola è dunque non solo un’operazione di recupero artistico, ma anche un gesto di fede e memoria, capace di restituire alla collettività un segno tangibile della sua storia e della sua devozione.