PAGINA INIZIALE / Ti ho chiamato per nome / Incontro 17
Cf. Io sono con voi, cap. 7, pp. 108-123
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OBIETTIVI
Conoscenza: scoprire il significato del Battesimo attraverso la conoscenza dei segni liturgici;
Atteggiamenti: Crescere nella confidenza e nell’accoglienza
Comportamenti: Impegnarsi a vivere come figli e fratelli nella Chiesa
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INCONTRI
14. La preghiera del Signore
15. Tutti figli e fratelli
16. Battezzati siamo figli
17. Chiamati per nome
🞋 obiettivo:
Attraverso una celebrazione richiamare la gioia per il dono di essere battezzati.
Si chiede ai bambini cosa conoscono del Battesimo di Gesù e si racconta loro la storia: Dove e come è avvenuto? Da chi è stato battezzato? I bambini possono provare a disegnare la scena così come la immaginano.
Si richiama l’attenzione dei bambini al fatto che il Vangelo (Lc 3,15-16.21-22) racconta che nel momento del Battesimo di Gesù, il figlio, sono presenti anche le altre due persone della Santa Trinità: il Padre si mediante una voce dal cielo, dice “TU sei il figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento” mentre dal cielo discese su di lui lo Spirito Santo sotto forma di colomba (breve riferimento alla simbologia che verrà trovata più volte di Dio Spirito come colomba/fuoco/vento).
[1] Occorrente per disegnare
Importanza del nome. Durante il Battesimo di Gesù il Padre dal cielo lo chiama "Figlio Amato" perché è Colui che riceve da sempre tutto il suo amore ed è venuto a donarlo anche a noi altri. Il nome di Gesù significa "il Signore salva" perché Lui è venuto come Salvatore del mondo, è la missione di Gesù. Anche la mamma e il papà hanno scelto per noi un nome, il fatto che ciascuno di noi abbia un nome indica una chiamata personale, ciascuno di noi è chiamato ad essere ciò che nessun altro è mai stato e sarà: ciascuno di noi è unico e prezioso agli occhi di Dio!
Il giorno del nostro Battesimo il sacerdote ha detto: «N., io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». [Si può ripetere sostituendo di volta in volta il nome dei bambini]. Questo vuol dire che proprio N. ed N. (si menzionano i nomi dei bambini) è quel figlio unico e prezioso è il figlio amato dal Padre. Il Battesimo è un dono immenso di amore, è la grazia che ci è stata donata da Dio e che fa nascere tra Lui e noi una relazione, che ci rende suoi figli. Dio è Padre nostro e ci ama.
Il catechista presenta al Parroco (o ad un altro sacerdote) i bambini chiamandoli per nome; se il parroco già li conoscesse è lui che fa l'appello nominale e li accoglie con affabilità in chiesa. Quindi segue la benedizione dell'acqua lustrale secondo il rituale Benedizionale, 1425-1433 adattato opportunamente per i bambini.
SCRITTURA
Mt 28,18-20
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CATECHISMO
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ALLEGATI
Disponibili a breve
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MULTIMEDIA
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