«Se non è la Chiesa Sabinense la più antica, e più nobile delle altre due di Ostia, e di Porto, per le copiose e segnalate prerogative che le accompagnano, [...] ella è certamente per sua ampiezza, amenità del paese, fertilità de' monti, felicità dell'aria, fecondità degl'ingegni, abbondanza di popolo, applicato con vivacità di spirito allo studio, ed all'armi, al governo politico, ed al traffico; e sopra tutto per le peregrine, curiose, ed erudite antichità di questa nobile Provincia, avanti li secoli Cristiani, e negli Ecclesiastici, da preferirsi, non solamente agli altri Vescovadi Cardinalizi; ma a tutte le Chiese del Lazio, della Campagna; anzi di tutta l'Italia, per essere questa questa la terza dopo il Pontefice Romano, di tutta la Cristianità»
(Carlo Bartolomeo Piazza, Dell'antichissima e nobilissima provincia, e diocesi della Sabina,
in La gerarchia cardinalizia, 1703, 123)


