Entriamo nella celebrazione

Scendiamo in campo

I catechisti mettono in piedi una scenetta: il Presidente di una squadra di calcio viene a catechismo alla ricerca di nuovi talenti, e tasta un po’ il terreno per capire se i ragazzi se ne intendono e chiede di rispondere ad alcune semplici domande. Scrive la risposta su un cartellone in due colonne occupando solo la prima: qual è lo strumento essenziale per giocare (il pallone)? Dove si svolge la partita (in campo)? Dove si ha l’azione più importante (in porta)? Quali sono gli elementi indispensabili in una partita (la squadra entra, l’allenatore dà istruzioni, qualcuno fa goal, si festeggia, si esce dal campo)? Terminate queste domande l’altro catechista fa un parallelo con la Messa: parola-pane-vino, chiesa, altare, riti di introduzione / liturgia parola / eucaristica / riti comunione / riti di conclusione.

Riti di introduzione

È meglio se questa catechesi è fatta in chiesa. I riti di introduzione servono a far entrare l’assemblea all’interno della celebrazione della Messa. Essi sono costituiti da un canto (o da un’antifona) che accompagna la processione di ingresso; il segno di croce e il saluto; l’atto penitenziale per purificarci prima della celebrazione; il kyrie; il Gloria (solo la Domenica, nelle solennità e nelle feste, non in Avvento né in Quaresima) e la Colletta.