PAGINA INIZIALE / Alla mia mensa / Incontro 10
Cf. Venite con me, cap. 6, pp. 118-135 [vai].
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OBIETTIVI DEL MODULO
Conoscenza. Scoprire più ampiamente gli avvenimenti della morte e della risurrezione di Gesù.
Atteggiamenti: Accogliere Gesù come colui che ci salva con il dono della sua vita; esprimere atteggiamenti di riconoscenza, di adorazione, di imitazione, di fedeltà a Gesù, per il dono della sua amicizia e solidarietà.
Comportamenti: Impegnarsi in gesti di fedeltà.
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INCONTRI
9. Il Sacro Triduo
10. La Risurrezione
11. L'Ascensione
12. La Pentecoste
RCV. È la Pasqua del Signore
Suggerimento di progettazione: Per seguire il Tempo Liturgico se la programmazione lo consente si potrebbe approfondire il Modulo III subito prima il Triduo e durante il Tempo di Pasqua, e anticipare il Modulo IV.
🞋 obiettivo:
Comprendere il legame tra l’evento della Risurrezione e la salvezza.
Scalpo selettivo
I fanciulli vengono divisi in due squadre. Si consegna loro uno un pezzetto di stoffa lungo (uno “scalpo”) a testa che si metteranno dietro la vita, sporgente dai pantaloni. Ogni squadra elegge un “capo squadra” e gli si consegna un cartoncino che porta in tasca, senza farlo sapere all’altra squadra. Il capo squadra non può rubare gli scalpi agli altri e se gli rubano lo scalpo la squadra che l’ha rubato perde. A chi viene rubato lo scalpo deve sedersi per terra. Obiettivo della squadra è scalpare tutti eccetto il re avversario.
[1] Stoffe per scalpi
[2] Cartoncino per indicare il giocatore da non prendere
Gli esseri umani a causa del peccato si fanno male a vicenda ed offendono Dio; il Signore però non li abbandona e manda un “giocatore particolare” cioè Lui stesso, Dio fattosi carne. Quando Gesù muore in croce la morte lottando con Dio che è la vita muore. La sconfitta della morte e la vittoria della vita si ha con la Risurrezione: Gesù ha vinto la partita per tutti.
- Si può adattare il gioco anche ad altri giochi ad eliminazione (es. palla avvelenata) con la stessa dinamica di un giocatore “da non catturare”.
- Si può adattare, con la stessa razionalizzazione, il gioco di carte “Assassino”, da fare con un mazzo di carte napoletane o francesi o con cartoncini appositi con scritti i ruoli (adattati alla sensibilità dei fanciulli): si distribuiscono ai fanciulli delle carte casuali, in modo che tra esse ci sia sempre però un Re di denari (o K di Quadri) e un Asso di spade (o A di Picche); l’Asso è l’Assassino, il Re è l’Ispettore e tutti gli altri sono civili. Obiettivo dell’Assassino è uccidere tutti i civili, facendo un occhiolino; obiettivo dell’Ispettore è palesarsi all’Assassino per arrestarlo.
Non è qui: è risorto
Il Venerdì Santo Gesù muore sulla Croce, ma la morte non ha l’ultima parola. Gesù torna dagli inferi, cioè dalla morte, e si riprende il suo corpo che era nel sepolcro: è risorto! Non è un fantasma, è proprio Lui. Non è uno zombie: il suo corpo è proprio vivo, non è un corpo morto che si muove, è davvero risorto. Bisogna anzi dire di più: non è un vivo che prima o poi dovrà morire, come tutti quelli che sono vivi adesso ad esempio e come coloro che Gesù ha risuscitato durante la sua vita, ma Egli è vivo per una vita immortale. È il Vivente. Questa Risurrezione Gesù non l’ha tenuta per sé, ma ce l’ha regalata a tutti: tutti in Lui risorgeremo per una vita eterna. Ma che cos’è la Risurrezione per me oggi? Dove nella mia vita c’è una morte, un dolore, una croce che sembra avere l’ultima parola? Proprio lì posso avere fiducia nel Signore, posso affidargli questa mia “morte”, sicuro che Lui troverà il modo di ridarmi vita.
SCRITTURA
Non è qui è risorto (Mt 28,1-10; Mc 16,1-9; Lc 24.1-12; Gv 20,1-17)
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CATECHISMO
CdA 259-271
CCC 631-658
Compendio 126-131
YC 104-108
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ALLEGATI
Disponibili a breve
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MULTIMEDIA
Gen Rosso, Risurrezione
RNS, Cristo è risorto veramente
