
Il tempo pasquale vede un particolare risalto nella liturgia del libro degli Atti degli Apostoli e dell’Apocalisse. Pubblichiamo sul sito in forma di articolo, più facilmente consultabile anche dagli smartphone, i testi preparati per quest’anno pastorale da don Giuseppe De Virgilio che sono in introduzione al sussidio diocesano per le lectio per aiutare la comprensione del Libro dell’Apocalisse.
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5. La reinterpretazione del Nuovo Testamento
Circa il contatto con il NT spiccano diversi temi condivisi con il quarto Vangelo, riguardanti i titoli cristologici (Agnello, Logos, il messia trafitto: cf. Zc 12,10), il titolo di «donna», il tema dell’acqua viva e l’immagine del pastore. Con i Vangeli sinottici, l’Apocalisse ha in comune alcuni tratti parabolici (il ladro di notte, l’abito nuziale, l’invito alla vigilanza) e il motivo dell’ascolto della Parola. In relazione alla letteratura paolina l’Apocalisse ha in comune il formulario epistolare (cf. Ap 1,4), la questione delle carni immolate agli idoli (2,14.20), alcuni aspetti del vocabolario (il motivo del riscatto, l’espressione marana tha) e il tema della vittoria sulla morte (cf. 1Cor 15,36 e Ap 20,14). Alcuni autori hanno sostenuto che il «drago incatenato» che dovrà essere sciolto dopo il compimento di mille anni (Ap 20,2-3) potrebbe avere un’origine comune con 2Ts 2,3-12. Analogamente il motivo dell’«abominio della desolazione» (Mc 13,14; cf. Dn 12,11; 1En 18,16) potrebbe essere collegato alla figura della Bestia che si fa adorare.
6. La disposizione strutturale del libro
Numerosi sono stati gli studi che hanno proposto ipotesi di struttura letteraria dell’Apocalisse. I risultati della ricerca odierna suggeriscono di seguire l’ordine progressivo della narrazione che presenta uno sviluppo lineare e culmina in un finale solenne.
Dalla lettura del libro si coglie la cesura tra una prima parte (Ap 1-3) e una seconda parte, molto più ampia (Ap 4-22). Circa la disposizione, la maggior parte degli interpreti segue lo sviluppo lineare e progressivo del libro, secondo cui la prima parte si divide in due sezioni: l’esperienza della cristofania a Patmos (Ap 1,1-20) e i sette messaggi di Cristo alle sette chiese (Ap 2,1-3,22). La seconda parte sarebbe ispirata dal criterio dei «settenari» e delle visioni che li preparano e li completano. Essa si può riassumere in tre grandi cicli narrativi: a) ciclo della rivelazione dell’Agnello (Ap 4,1-8,1); b) ciclo dell’intervento medicinale contro le due idolatrie (8,2-16,21); c) ciclo dell’intervento giudiziale-escatologico di Dio (17,1-22,5).
Secondo C. Doglio la disposizione strutturale è così riassumibile:
1, 1 -8 Prologo liturgico
1,9-3,22 Prima parte: i messaggi del Cristo risorto
1,9-20 visione introduttiva
2,1-3,22 i messaggi alle sette Chiese
4,1-22,5 Seconda parte: i tre settenari
Settenario dei sigilli:
4,1-5, 14: visione introduttiva
6,1-8, 1: apertura dei sette sigilli
Settenario delle trombe:
8,2-6: visione introduttiva
8,7-11,19: suono delle sette trombe
Settenario delle coppe:
12,1-15,8: visioni introduttive
(trittico dei segni)
16,1-21: versamento delle sette coppe
17,1-22,5: visioni complementari
al settenario
22,6-21 Epilogo liturgico