Stage del Clero 2025

Catechesi: iniziamo da...

La catechesi è stato il tema programmato ed affrontato quest’anno negli Stage residenziali di Morlupo alla fine di gennaio e di febbraio 2025, a cui hanno partecipato numerosi  presbiteri e diaconi della nostra Diocesi.

Si è partiti da alcune brevi esposizioni di testimonianze di laici e presbiteri sull’importanza della catechesi e della sua attuazione nelle Parrocchie. Il relatore, Don Ubaldo Montisci, professore di Catechetica all’Università Salesiana, nelle sue quattro relazioni ha delineato il cammino e la situazione della Catechesi in Italia, dopo il Concilio Vaticano II.

Nella prima relazione ha evidenziato tutte le provocazioni che il contesto culturale contemporaneo rivolge alla Chiesa,  alla cui domanda se è possibile educare alla fede, segue la necessità di un cambio culturale e di linguaggio e, soprattutto, il coraggio di sperimentare vie nuove, utilizzando linguaggi nuovi per recuperare il modo di incontrare, di ascoltare, di parlare, di accompagnare, di donare e di riconoscere il dono corrispondente alla logica evangelica.

Nella seconda relazione c’è stato un excursus storico della catechesi in Italia dal dopo il Concilio Vaticano II, al Rinnovamento della Catechesi fino a tutto il magistero della Chiesa culminato nella stesura dei catechismi per l’itinerario di fede.

Nella terza relazione è stato messo in evidenza il ruolo ed il compito della Parrocchia nella programmazione della catechesi e nell’impegno della formazione dei catechisti.

Nella quarta relazione è stata ribadita la responsabilità catechistica del Clero nella Parrocchia, in cui lo specifico dei presbiteri è quello di essere i “moderatori” della catechesi e far si che tutti si sentano corresponsabili della missione evangelizzatrice della Chiesa.

È fondamentale la figura del Parroco come uomo della comunione pastorale; come  animatore della comunità; come promotore dell’evangelizzazione per tutti, che accoglie la logica del passaggio da una catechesi finalizzata ai sacramenti ad una evangelizzazione che tenga presente l’itinerario di fede. Infine il Parroco è colui che deve porre grande attenzione ai percorsi di formazione dei Catechisti.

Alle relazioni è seguito il lavoro di gruppo che ha approfondito pienamente le linee tratteggiate dal relatore. Nella sintesi del lavoro dei gruppi è stato è stato evidenziato che:

  1. Non bisogna mai polarizzare le dimensioni della catechesi, ma piuttosto ci sia sempre un equilibrio;
  2. È importante il ruolo del presbitero come trascinatore della comunità;
  3. Il luogo privilegiato della formazione dei catechisti è la Parrocchia.

Lo Stage è stata anche l’occasione per presentare il nuovo direttore dell’ufficio catechistico diocesano nella persona del prof. Antonio Belloni che, nel suo intervento di ringraziamento e di saluto, ha presentato le attività dell’UCD a sostegno delle Parrocchie nell’attualizzazione dei percorsi di formazione. Don Paolo Franchi ha presentato la proposta del sussidio diocesano per la catechesi, curata dall’UCD in collaborazione con i presbiteri assistenti per la pastorale giovanile e alcuni catechisti dal territorio, che seguirà il progetto nazionale CEI. Nei lavori di gruppo è stato chiesto ai partecipanti di prendere visione del progetto apportandone, eventuali, altri contributi per il suo completamento. La sintesi dei lavori di gruppo ha evidenziato:

  • La necessità e l’importanza di iniziare l’itinerario catechistico in II elementare;
  • Ogni incontro abbia alla fine una frase per ricordare l’argomento trattato;
  • L’utilizzo di un unico testo per il programma sia per i destinatari che per i catechisti;
  • L’ attenzione al linguaggio che si usa;
  • Ci sia nelle attività proposte uno spazio alla creatività dei catechisti.

Nella verifica finale sull’andamento dello Stage unanime è stata la soddisfazione dei contenuti trattati, della metodologia usata e dell’organizzazione in generale.

Il Vescovo, a conclusione, ha ribadito che:

  1. Il percorso di formazione dei catechisti è compito della Parrocchia, la Diocesi può solo dare dei sussidi per aiutare a realizzarlo.
  2. È necessario imparare a lavorare insieme, un ottimo lavoro stanno facendo gli assistenti di zona per accompagnare i ragazzi dopo aver ricevuto i sacramenti.

Inoltre comunica che la Diocesi avvierà quanto prima una scuola di teologia con corsi monografici per aiutare anche nella catechesi; raccomanda che in ogni Parrocchia ci sia la presenza dei ministranti.

Diacono  Savino