PAGINA INIZIALE / Lo Spirito promesso / Incontro 20
Cf. Sarete miei testimoni: cap. 6, pp. 95-118.
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OBIETTIVI
Conoscenza. Scoprire la Persona dello Spirito Santo come un Chi.
Atteggiamenti: Attendere lo Spirito che viene donato nella Confermazione; maturare una confidenza con Dio nella preghiera, essere disponibili a compiere la Sua volontà; percepire nel Signore Gesù il modello morale cui conformare la propria esistenza, pensare alla propria vita come ad un progetto di Dio.
Comportamenti: Scegliere di impostare la propria vita nella logica del dono per gli altri sull’esempio di Cristo; fare delle scelte concrete che dicano la propria scelta per Cristo.
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INCONTRI
16. La novità della Pasqua
17. La promessa e il dono dello Spirito
18. Lo Spirito in me: il Battesimo
19. I Sette doni dello Spirito
20. Lo Spirito costruisce con me
🞋 obiettivo:
Conoscenza: Comprendere qual è il senso della vocazione cristiana.
Atteggiamento: Desiderare di corrispondere alla volontà di Gesù.
Comportamento: Impostare un progetto di vita.
Progetto la mia casa
Si chiede ai ragazzi di immaginare casa loro tra trent'anni, cioè la casa in cui abiteranno da grandi. Come sarà? Possono disegnarla, preparare una piantina, ispirarsi a delle reference e preparare un vero e proprio progetto. Il catechista si mostra disponibili ad aiutarli nel progetto, facendo notare loro le cose essenziali (quante stanze? quanto grande la cucina? quanto il salone? ci sarà uno studio? delle camerette? ecc.) e anche la fattibilità (che casa potrò permettermi? in che paese vorrò abitare?). Si potrebbe ludica l'esperienza facendo pescare a caso il budget di partenza e confrontandosi con una stima realistica dei costi del luogo e dell'arredo.
[1] Fogli e occorrente per disegnare.
[2] Eventuali fogli per prendere ispirazione.
Il progetto della nostra vita non va fatto a caso. Dobbiamo partire dalle risorse che abbiamo (il budget), cioè le caratteristiche (talenti e difetti) che Dio ci ha dato, confrontandoci anche con ciò che possiamo fare, con i nostri desideri (i gusti) e soprattutto con il Signore Gesù (il consulente che ci riporta alla realtà ma che mira al meglio per noi).
Più incentrato sul tema vocazionale:
Un tesoro di doni
I ragazzi vengono divisi in squadre da tre. Uno sarà il narratore, uno il mimo, uno colui che indovina. Al narratore sarà consegnata una storia, che però non potrà leggere ad alta voce. Dovrà suggerire all’orecchio del mimo alcune azioni da compiere, che permettano a chi indovina di comprendere il senso generale della storia. Vince la squadra che avrà capito di più la storia. Si possono fare squadre da 4 (o anche 5), in cui sono in 2 (o 3) ad indovinare il senso della storia.
Razionalizzazione: Dio ha scelto per ognuno di noi una parte all’interno della storia dell’umanità. Ci ha affidato una missione che soltanto noi possiamo compiere e ci ha donato le capacità necessario per portarla a termine. Non è sempre facile capire quale sia la prossima mossa: il narratore (Dio) conosce la storia, e chiede al mimo (noi) di raccontarla, ascoltando attentamente le sue istruzioni fidandosi della sua Parola. Anche se non capiamo subito tutta la storia, possiamo compiere al nostro meglio ogni gesto, per essere buoni strumenti del Padre.
Il progetto di vita. Nella Chiesa siamo chiamati a scrivere con Gesù il progetto della nostra vita, che è flessibile ma chiaro. Esso parte dalla domanda: “Chi voglio essere?” (non solo “cosa voglio fare”), cioè quali sono gli obiettivi della mia vita, qual è il fine con cui voglio vivere, dove voglio arrivare, che persona voglio essere, per chi voglio vivere.
La Vocazione. Nel suo amore Dio non si limita ad accompagnarci, ma addirittura si serve di noi uomini per continuare, nella storia e nel tempo, la sua meravigliosa opera. Dio ci ha chiamati alla vita, che è il presente, in cui si verifica la sua chiamata alla Santità (vocazione battesimale) e ci ha chiamati a collaborare (cioè diversa per ognuno) al suo progetto specifico (vocazione particolare) , pensato proprio per me, una missione che soltanto io posso portare a termine.
La vocazione non è solo ad una consacrazione speciale, ma è allo stato di vita cui sono chiamato. Ne esistono diverse, ecco le principali:
- Matrimoniale; partecipare dell’opera creatrice di Dio, generando la vita, ed essere segno del Suo Amore per l’umanità, immagine dell’Amore tra Cristo e la sua Chiesa;
- Sacerdozio ordinato; continuare nel tempo i misteri della Redenzione di Cristo, offrendo l’Eucaristia sull’altare, amministrando tutti i Sacramenti (in particolare la Riconciliazione) e spendendo se stessi per i fratelli nella vita di ogni giorno;
- Vita consacrata; vivere come segno della vita futura (in Paradiso) per il mondo, professando l’obbedienza, la castità e la povertà, in diversi modi particolari (da soli o in comunità, nel mondo o fuori dal mondo).
Il catechista invita i ragazzi a scegliere 1-2 domande su cui riflettere ed eventualmente propone di condividerle in gruppo:
- quale tra questi doni hai sentito intervenire nella tua vita più recente?
- quale di questi senti più corrispondente alla tua vita?
- di quali doni oggi hai particolarmente bisogno?
Dove ho bisogno di Te?
Ognuno di loro sceglie un dono dello Spirito, il catechista consegna loro un foglietto con l’immagine e la descrizione; sul retro scrivono una situazione della loro vita che necessita di questo dono e lo chiedono. Se vogliono possono condividerlo.
SCRITTURA
Pluralità di vocazioni. I diversi carismi vengono da Dio (Ef 4,11-12) e sono per la comunità (1Cor 14,3; 1Cor 12,12).
Chiamate nella Scrittura (Gen 12; Es 1-3; 1Sam 16,1-13; Lc 1,26-38).
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CATECHISMO
CCC 852-856; 871-945
Compendio 173; 177-193
YouCat 137-139
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ALLEGATI
Disponibili a breve
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MULTIMEDIA
[Canto] A. Mariani, Il disegno
[Canto] S. Martinez, Un sol corpo, un sol spirito
