
Domenica 29 Dicembre 2024 anche nella nostra Diocesi si è dato inizio, con un solenne rito, all’Anno Giubilare nella Abbazia di Farfa. È stata un’occasione importante per tutti coloro che “numerosissimi” si sono stretti intorno al Vescovo per iniziare insieme un pellegrinaggio di speranza che durerà fino al 28 Dicembre 2025, giorno di chiusura del Giubileo nelle Chiese particolari.
Alla celebrazione, preparata nei minimi particolari, erano presenti sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, operatori pastorali e i fedeli delle nostre comunità parrocchiali. L’Abbazia era talmente piena che alcuni hanno seguito la celebrazione nel piazzale antistante la Chiesa.
La celebrazione è iniziata in Piazza Schuster con la lettura della parola di Dio e di alcune parti significative della Bolla di indizione del Giubileo; con il canto delle litanie è iniziata la processione verso l’Abbazia. All’arrivo è stata spalancata la porta ed il Vescovo è entrato per primo seguito dai diaconi, sacerdoti e tutto il popolo di Dio che è in Sabina.
Al rito erano presenti, oltre al Vescovo Ignazio Sanna, anche le autorità civili e militari, in particolare, il Prefetto di Rieti, oltre ai Sindaci e consiglieri ed assessori regionali.
Il Vescovo nella sua omelia [ leggi il testo integrale ] ha sottolineato che il filo conduttore che riassume e porta all’unità tutte le nostre esperienze è: ANNUNCIARE GESÙ! È il mandato che Gesù affida ai suoi apostoli e, in un ultima analisi, ai credenti di tutti i tempi: “ Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura”. S. Paolo fa eco e afferma nella lettera ai Corinzi: «Annunciare il Vangelo per me non è un vanto, ma una necessità: guai a me se non annuncio il Vangelo». Ha ricordato, inoltre, che il vescovo Salvatore Boccaccio aveva uno stemma episcopale molto importante: al centro c’era un libro e scritto sul libro questa frase «Primo il Vangelo». Questo è il perenne programma della Chiesa che impegna ciascuno di noi ad attuare sempre con intelligenza e concretezza.
Al termine della celebrazione il Vescovo ha consegnato una lampada accesa ai membri del Consiglio Pastorale diocesano che rappresentano le Parrocchie della Diocesi e alle Superiori delle Comunità religiose. La lampada è l’icona della presenza perenne dello Spirito Santo nel cammino della Chiesa, che irradia nei credenti la luce della speranza per dare sostegno e vigore alla nostra vita. La lampada va custodita e tenuta accesa nelle chiese parrocchiali e nelle cappelle delle comunità religiose.
Il Vescovo, concludendo la celebrazione, dopo aver ringraziato tutti, augura che la luce della speranza cristiana possa raggiungere ogni persona, come messaggio e segno dell’amore di Dio rivolto a tutti.
Diacono Savino