PAGINA INIZIALE / Luce sul mio cammino / Incontro 13
Cf. Sarete miei testimoni: cap. 2, pp. 27-42
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OBIETTIVI
- Conoscenza. Scoprire che Gesù è colui che risponde con obbedienza al progetto del Padre; riconoscere in Lui il Maestro che insegna a fare le scelte più giuste.
- Atteggiamenti: Maturare atteggiamenti di coraggio, fiducia, fedeltà nelle scelte cristiane.
- Comportamenti: Vivere con coerenza gli impegni che derivano dalle promesse battesimali.
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INCONTRI
10. Maria: ecco la serva
11. Maria: Madre di Dio
12. Maria: Madre della Chiesa
13. Apostoli: chiamati
14. Apostoli: la vita con Gesù
15. Apostoli: la missione
16. L'identità di Gesù
17. Il Regno di Gesù
18. La Pasqua di Gesù
🞋 obiettivo:
Conoscenza: scoprire che la chiamata di Dio è personale e unica, rivolta a ciascuno per nome; la vocazione è dono e responsabilità, non per sé ma per gli altri.
Atteggiamento: maturare fiducia nella voce del Signore, sentirsi preziosi ai suoi occhi, sviluppare disponibilità a dire “sì” alla chiamata.
Comportamento: rispondere concretamente a Dio nelle piccole cose quotidiane, accogliendo compiti e responsabilità come segni della sua fiducia.
Ruba-bandiera nominale.
I ragazzi vengono divisi in squadre. Si gioca a ruba-bandiera, affidando però ai ragazzi il nome degli Apostoli invece di un numero (ovviamente in ogni squadra devono esserci gli stessi nomi). Si possono chiamare 2, 3 o 4 nomi. In 2, uno deve salire a cavacecio sull’altro e prendere la bandiera. In 3 si fa la sedia del papa. In 4 si fa il razzo: due si dispongono come per la sedia del papa, uno appoggia il petto sulle loro braccia e uno gli tiene i piedi.
[1] Bandiera
[2] Lista di nomi degli Apostoli: Pietro, Andrea, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Giuda Taddeo; si può aggiungere anche Giuda Iscariota.
Siamo proprio noi ad essere chiamati: nessuno può rispondere al posto nostro alla vocazione che Dio ha per ognuno di noi. La vocazione è personale ma non privata: è sempre al servizio di tutta la Chiesa e ogni chiamato è invitato a collaborare con gli altri.
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I dodici.
Gli Apostoli vengono scelti personalmente da Gesù, che li chiama per stare con Lui e per compiere una missione particolare. Così è per noi: Gesù ci chiama per stare con Lui e per affidarci un compito particolare (pensato proprio per noi) da svolgere nella Chiesa. Anche se siamo noi a ricevere la chiamata, essa non è mai solo per noi: è al servizio dei fratelli per la realizzazione del Regno di Dio.
Domande esperienziali per la riflessone personale dei ragazzi ed eventuale condivisione:
- Raccontate un momento in cui avete ricevuto un compito speciale.
- Cosa vi è stato chiesto di fare?
- Come vi siete sentiti quando vi è stato affidato quel compito?
- Cosa avete imparato da questa esperienza?
- Come ti immagineresti a essere chiamato da Gesù?
- Cosa pensi che ti chiederebbe di fare, considerando ciò che fai già nella tua vita quotidiana?
- C'è qualcosa che senti nel cuore quando pensi che Dio ti chiama a fare qualcosa di speciale?
- Ti senti in grado di rispondere a quella chiamata?
- Cosa può significare per te che Gesù ti chiama per nome e ti invita a seguirlo?
- Che tipo di compito speciale ti sentiresti pronto a vivere se Dio ti chiamasse?
- Cosa può impedire di rispondere alla chiamata di Dio? E come possiamo superarlo?
- Hai mai sentito una voce dentro di te che ti invitava a fare qualcosa di buono, ma hai avuto paura o hai esitato?
Si possono anche invitare i ragazzi a riflettere su queste domande in coppie o piccoli gruppi. Si possono anche raccogliere alcune risposte per discutere insieme alla fine.
Il catechista prepara un grande cartellone bianco con scritto al centro: «Ti ho chiamato per nome, tu mi appartieni» (Is 43,1). Accanto, un cestino con tanti cartoncini a forma di “impronta digitale” (o semplice sagoma di polpastrello stilizzato), su cui è già scritto il nome di ciascun ragazzo. L’impronta richiama l’unicità: così come non ci sono due impronte uguali, anche la chiamata di Dio è unica per ciascuno.
Svolgimento:
- si accompagna il momento con un arpeggio o una breve musica strumentale molto calma
- Il catechista dice: Dio ti conosce meglio di chiunque altro. Ti ha chiamato per nome, ti ha dato un cuore unico, un dono speciale che solo tu puoi offrire al mondo. Nessuno può prendere il tuo posto nella storia d’amore che Dio sta scrivendo con la tua vita.
- A turno, i ragazzi vengono invitati a prendere dal cestino la loro impronta col nome e ad attaccarla sul cartellone, attorno alla frase centrale.
- Ogni ragazzo, mentre incolla il proprio cartoncino, dice semplicemente: «Eccomi, Signore».
- Dopo che tutti hanno attaccato la propria impronta, il catechista conclude: «Guardate il cartellone: insieme formiamo una comunità di chiamati. Ognuno è unico, ma tutti siamo uniti in Gesù. Maria ha detto ‘sì’, gli apostoli hanno detto ‘sì’, oggi anche noi vogliamo dire il nostro piccolo ‘sì’ a Dio, che ci chiama con amore e fiducia».
Preghiera comunitaria (tutti insieme):
«Signore Gesù,
grazie perché mi hai pensato,
mi hai chiamato per nome
e mi hai affidato un dono speciale.
Aiutami a riconoscere la tua voce
e a risponderti con coraggio,
per vivere la mia vita come un dono
per i fratelli e per la Chiesa.
Amen.»
Segue il Padre nostro.
Proposito della settimana: Questa settimana cercherò di rispondere alla chiamata di Dio nella mia vita, anche nelle piccole cose. Vado incontro a Lui con il cuore aperto.
SCRITTURA
Passi biblici sulla vocazione dei discepoli: primi quattro discepoli (Mt 4,12-22; Mc 1,14-20; Lc 5,1-11; Gv 1,35-51); dodici apostoli (Lc 6,12-19); settantadue (Lc 10,1-9); san Matteo (Mt 9,9–13; Mc 2,13–17; Lc 5,27–28).
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CATECHISMO
CCC 551-553
Compendio 109
YouCat 92
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ALLEGATI
Disponibili a breve
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MULTIMEDIA
[Canto] Gen Verde, Chiamati per nome
[Canto] RnS, La perla preziosa
