PAGINA INIZIALE / Luce sul mio cammino / Incontro 1
Cf. Sarete miei testimoni: cap. 1, pp. 08-26.
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OBIETTIVI
Conoscenza. Scoprire il progetto di Dio come una proposta di amicizia per ciascuno di loro.
Atteggiamenti: Rispondere con fiducia alla chiamata di Dio, come hanno fatto Abramo, Mosè e Davide.
Comportamenti: Leggere nei personaggi della Bibbia i diversi modi con cui Dio chiama a collaborare con Lui.
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INCONTRI
1. In principio
2. Abramo: la fede
3. Abramo: la promessa
4. Mosè: l'identità
5. Mosè: l'Esodo
6. Mosè: i Dieci Comandamenti
7. Davide: scelto
8. Davide: luci e ombre
9. Introduzione alla Bibbia
🞋 obiettivo:
Conoscenza: Scoprire che la Creazione è il primo segno dell’amore di Dio e che la Storia della Salvezza è legata alla nostra vita personale: Dio ci ha pensati, voluti e amati da sempre.
Atteggiamento: Imparare a meravigliarsi e ringraziare per la vita e per il creato; riconoscere il proprio valore unico agli occhi di Dio e fidarsi di Lui.
Comportamento: Impegnarsi a custodire il creato e a esprimere gratitudine con un gesto concreto verso Dio e verso le persone che ci amano.
Chi ha lasciato l'impronta?
Si mostrano ai ragazzi le impronte di mani, piedi o animali, e si chiede loro di indovinare a chi appartengono.
[1] Disegni delle impronte.
Un’impronta è un segno che indica la presenza di qualcuno. Anche Dio ha lasciato le sue impronte: nel creato, nella storia e nella tua vita.
Più dinamico.
Le impronte potrebbero essere nascoste per la stanza / l'ambiente di catechesi e cercate dai ragazzi.
L'impronta di Dio
Avete visto quante impronte diverse ci sono? Ognuna ci dice che qualcuno è passato di lì, che c’è stata una presenza. Così funziona anche nella vita: quando qualcuno ci vuole bene, lascia il segno nel nostro cuore. Anche Dio ha lasciato segni, “impronte” del suo amore: anzitutto nel Creato, cioè tutte le cose che vediamo attorno a noi che con la loro bellezza ci rimandano a Dio; e in particolare un'impronta l'ha lasciata nell'essere umano. Quando guardi il cielo, gli animali, le persone che ami… lì c’è la “firma” di Dio. Dio non si è limitato a creare una realtà perfetta e statica ma accompagna l'uomo in una storia di amicizia con sé.
Catechesi sulla Creazione
Dio ha creato il mondo liberamente, per Amore, con ordine. Ha creato l’uomo e la donna per farli vivere in relazione. Adamo ed Eva però, ingannati dal serpente hanno perso la fiducia in Dio e hanno fatto a modo loro, hanno “strappato” (le pagine) il loro legame con Dio (è il peccato), avendo conseguenze disastrose, come la morte. Dopo il peccato si sono nascosti, hanno avuto paura di Dio. Nonostante ciò Dio non ha abbandonato gli uomini, li ha accompagnati lungo la storia della salvezza, fino ad amarli così tanto da incarnarsi in un corpo mortale e addirittura morire in croce per salvarli. Risorto e asceso al Cielo Dio non ha abbandonato la sua Chiesa e l'umanità ma continua a scrivere la sua storia con noi e con la nostra libertà.
La Bibbia racconta la Storia della Salvezza che continua anche oggi, nella vita di ciascuno di noi. Dio ci ha pensato da sempre e non smette di accompagnarci. Quindi, quando ci sentissimo “piccoli” o pensassimo di non valere molto, ricordiamo questa cosa: ciascuno di noi è una delle impronte più belle che Dio ha lasciato nel mondo. Sei unico, irripetibile e voluto.
La linea del tempo
Si può mostrare ai ragazzi la linea del tempo biblica che va dalla Creazione alla Parusia (il Ritorno di Gesù alla fine dei tempi). Anche noi facciamo parte della storia della salvezza: tra l'Ascensione alla Parusia è il nostro tempo. Si possono attaccare sulla linea del tempo biblica i vari eventi che verranno presentati, il primo tassello è la Creazione.
La mia linea del tempo.
Ogni ragazzo completa la sua linea del tempo personale mettendo in luce le tappe importanti: nascita, battesimo, scuola, amicizie, ecc. Si presenta poi il senso di quanto fatto: Come Dio ha guidato la storia dell’umanità, così guida anche la tua.
Domande per la riflessione
Si possono proporre ai ragazzi alcune domande per la riflessione personale, dando loro uno spazio di tempo per poter rispondere, magari sul loro quaderno o su dei foglietti. Non si forzino i ragazzi a condividere quanto scritto, perché si sentano piuttosto liberi.
- Quali sono le meraviglie del Creato che ti affascinano di più?
- Come si fa a custodire il Creato che Dio ci ha donato?
- Qual è il primo pensiero che ti viene in mente sapendo che sei stato pensato e voluto da Dio?
- Cosa vuol dire per te essere unico, non uguale a nessun altro?
- Scrivi un pensiero di ringraziamento per i tuoi genitori, che ti hanno dato la vita.
La mia impronta col Signore.
Si può introdurre la preghiera con queste parole: Abbiamo visto che Dio lascia impronte nella Storia, e che anche la nostra vita è piena di segni della sua presenza. Ora ti chiedo di pensare a un passo importante della tua vita in cui hai sentito che Dio era con te… oppure un passo che desideri fare con Lui accanto a te.
Ogni ragazzo riceve una sagoma di scarpa (in cartoncino colorato). Scrive sopra una parola o una frase: Un dono che mi ha dato Dio e per cui lo ringrazio. oppure un passo che voglio fare con Lui quest’anno.
A turno, i ragazzi portano la loro scarpa e la attaccano vicino alla Linea del Tempo Biblica, accanto alla Creazione, oppure accanto ad uno spazio che rappresenta il “cammino dell’anno”. Il catechista sottolinea: «Queste scarpe ci ricordano che stiamo camminando insieme a Dio nella sua Storia».
Si può recitare insieme il Salmo 139 (vv. 13-14) o ascolta il canto “Come un prodigio” di D. Vezzani mentre i ragazzi compiono il gesto. Poi tutti insieme: «Signore, grazie perché ci hai creati come meraviglie uniche e cammini con noi in ogni passo della nostra vita».
SCRITTURA
Si possono leggere ai ragazzi Gen 1-3 con i due racconti della creazione e il racconto della caduta.
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CATECHISMO
CCC 279-314; 355-412
Compendio 51-58; 66-78
YouCat 41-48; 67-70
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ALLEGATI
Disponibili a breve
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MULTIMEDIA
[Canto] D. Vezzani, Come un prodigio
[Canto] J. Miguel, Laudato sii o mi Signore
[Video] D. Helling, The Fall of Man (2017)
[Canto] AGESCI, L'acqua, la terra e il cielo (Campo Nazionale E/G 1983)
