PAGINA INIZIALE / Come io ho amato voi / Incontro 11
Cf. Venite con me, cap. 6-7, pp. 92-135
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OBIETTIVI
Conoscenza. Conoscere gli elementi essenziali dell’Eucaristia.
Atteggiamenti: Vivere consapevolmente la celebrazione eucaristica e cogliere il significato spirituale dei suoi segni.
Comportamenti: Partecipare fruttuosamente e attivamente alla celebrazione domenicale.
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INCONTRI
8. Il gruppo
9. I miei talenti
10. Ricevo e dono Gesù
11. Dono per tutti
12. Lo stesso ieri, oggi e sempre
13. C’è qui ed ora nella mia vita
14. La mia comunione con gli altri
15. La mia comunione con Gesù
16. Grazie per il tuo Corpo e il tuo Sangue
🞋 obiettivo:
Capire che come Gesù è presente durante ogni celebrazione e ogni volta mi dona la sua vita, così anche io devo essere dono, quindi capace di offrirmi, per il bene dell'altro.
Tutti per uno, uno per…tutti.
I ragazzi sono divisi in 2 squadre (o più se il numero dei ragazzi è grande) ad ogni componente della squadra vengono dati cinque cartoncini "tentativi". Le squadre si sfidano ad un gioco di abilità (es. con degli anelli devono fare centro in delle bottiglie poste a distanza; o canestro con una pallina da ping-pong in un cestino). Ogni volta che un componente prova a tirare paga un cartoncino tentativo, se fa centro riceve 3 cartoncini. Lo scopo del gioco è far in modo che nessuno dei giocatori vengo eliminato e tutta la squadra arrivi alla fine del gioco: il gioco finisce quando tutti nella squadra hanno messo a segno un tiro. I ragazzi possono donarsi i cartoncini tentativo per portare tutti alla fine del gioco, se un componente non può più tirare tutta la squadra è eliminata; chi ha già fatto centro può continuare a tirare per guadagnare tentativi per gli altri componenti della squadra.
[1] Un buon numero di cartoncini (o gettoni, o simili)
[2] Palline da ping-pong
[3] Cestino per il canestro
Per vincere non è sufficiente pensare al proprio interesse ma nell’interesse della squadra si deve essere disposti a sacrificarsi, cercando di tenere in piedi gli altri con i nostri sforzi, sull'esempio del Signore Gesù che si è sacrificato per noi.
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Lc 22,14-20. L’ultima cena è la prima Messa celebrata nella storia: Gesù stesso è il sacerdote, che attraverso quei gesti e quelle parole dona agli Apostoli, e a noi, il suo stesso Corpo e il suo stesso Sangue. Ogni volta che facciamo la comunione riceviamo questo dono immenso dentro di noi, che ci trasforma e ci rende capaci di farci dono per gli altri, prima di tutto portando Gesù.
Dalla Messa… Quando il sacerdote fa gli stessi gesti e dice le stesse parole che ha detto Gesù (“Questo è il mio corpo” “Questo è il mio sangue”) sull’altare appare nascosto sotto le apparenze del pane e del vino quel Cristo donato al mondo dal Padre; il Corpo e il Sangue si consacrano separati, perché Dio mi ama così tanto che non solo viene a me ma si consegna alla morte (separazione anima-corpo) per amor nostro!
…alla vita. Come Gesù si fa dono anche io posso essere dono per l’altro donando me stesso e ciò che ho (le mie capacità, qualità…).
Adorazione eucaristica.
Si portano i ragazzi davanti al tabernacolo e li si aiuta ad entrare in un momento di adorazione eucaristica, breve e guidato, in particolare li si aiuta a ringraziare Gesù per quanto ha dato loro. Si esce dalla preghiera con un canto.
SCRITTURA
Lc 22,14-20
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CATECHISMO
CCC 1373-1374
Compendio 281
YouCat 217
OGMR 79
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ALLEGATI
Disponibili a breve
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MULTIMEDIA
[Canto] A. De Luca, Davanti a quest'amore
