PAGINA INIZIALE / Come io ho amato voi / Incontro 14
Cf. Venite con me, cap. 6-7, pp. 92-135
______________
OBIETTIVI
Conoscenza. Conoscere gli elementi essenziali dell’Eucaristia.
Atteggiamenti: Vivere consapevolmente la celebrazione eucaristica e cogliere il significato spirituale dei suoi segni.
Comportamenti: Partecipare fruttuosamente e attivamente alla celebrazione domenicale.
______________
INCONTRI
8. Il gruppo
9. I miei talenti
10. Ricevo e dono Gesù
11. Dono per tutti
12. Lo stesso ieri, oggi e sempre
13. C’è qui ed ora nella mia vita
14. La mia comunione con gli altri
15. La mia comunione con Gesù
16. Grazie per il tuo Corpo e il tuo Sangue
🞋 obiettivo:
Percepire la comunità durante la celebrazione come unico Corpo del Cristo, riscoprire quindi la comunione con gli altri come una cosa più “profonda”.
Caccia al puzzle.
Vengono nascosti nella stanza (o in un altro luogo deputato all’attività) tanti pezzi di puzzle con sopra i nomi dei ragazzi. Ognuno deve andare alla ricerca del proprio pezzo. Quando tutti sono stati recuperati vengono uniti. L’immagine deve essere un’immagine di Gesù, possibilmente di tutto il corpo.
[1] Pezzi di puzzle
Come un puzzle è fatto da tanti pezzi che solo uniti assieme compongono un’immagine sensata, così noi, unico corpo del Cristo non possiamo dare il meglio di noi se divisi.
Più dinamico:
Fratelli in battaglia.
Si dividono i ragazzi in due squadre che si pongono in due metà del campo. In ogni squadra si dividono i ragazzi in tre gruppi
- il gruppo degli attaccanti può solamente tirare le palline solo con le mani;
- il gruppo dei difensori può solamente proteggere dalle palline con il proprio corpo (solamente la parte del tronco), e nel caso non verranno considerati colpiti;
- il gruppo dei raccoglitori può raccogliere le palline da terra con i gomiti; nessun altro può recuperare le palline da terra.
Se un ragazzo viene colpito si siede ed è eliminato. Vince la squadra che entro un certo tempo mantiene più giocatori in gioco.
Razionalizzazione: Ha vinto la squadra che ha agito come un solo corpo (ognuno con il suo modo di servire l’intero), sia usando le diverse parti del corpo (fisicamente) sia concorrendo al medesimo obiettivo.
1Cor 12, 12-25 / Mt 5, 23-24. La Chiesa è chiamata ad essere un unico corpo, composto da più membra. Gesù nelle nostre vite porta unione e comunione: siamo chiamati a vivere in pace con i fratelli. Ciò non significa che non possano esserci litigi: l’importante è che si rimedi subito, mettendo la persona di Gesù al centro. Non possiamo dirci cristiani, se poi seminiamo zizzania nelle situazioni che ci sono intorno.
Dalla Messa…Iniziano i riti di comunione, nel quale Gesù entra in noi e noi nella vita di Dio; la nostra preghiera si unisce a quella di Gesù: il Padre nostro. Da figlio riconciliato con Dio Padre sono divenuto fratello di tutti i cristiani, e allora con loro dico “Padre nostro” e non “Padre mio”; con i miei fratelli mi scambio il segno di pace, non con tutti perché è un “segno”, anche se la scambio con due o tre sono in pace con tutti gli uomini di buona volontà!
…alla vita. È importante vivere la mia vita in unione e comunione con gli altri. Ogni persona e incontro che faccio può essere importante. Ogni giorno posso curare i legami che ho per vivere con la mia famiglia e gli amici delle relazioni che trasmettano il vero volto di Gesù.
Siamo uno.
Ogni ragazzo scrive il proprio nome su una candelina e assieme durante un canto la mettono assieme a formare il gruppo.
SCRITTURA
1Cor 12,12-25
Mt 5,23-24
______________
CATECHISMO
CCC 1396-1401
Compendio 292
YouCat 220
OGMR 81-82; 152-154
______________
ALLEGATI
Disponibili a breve
______________
MULTIMEDIA
[Canto] V. Trapani, Adesso siamo uno
