Carità e grazia

La fonte dell'amore

I ragazzi sono sparsi per la stanza e camminano, si può mettere una musica. Il catechista da una ciotola estrae dei bigliettini contenenti dei complimenti e li dona ai ragazzi. Per ogni bigliettino possono scegliere se tenere per sé il complimento o se regalarlo ad un compagno. La dinamica prosegue finché tutti non abbiano almeno uno o più bigliettini. Dopo questo giro di "complimenti" in cerchio si danno ai ragazzi dei foglietti su cui scrivere un complimento sincero / una virtù / una cosa che stimano dei loro compagni, quando tutti sono pronti li distribuiscono ripiegati in modo che restino anonimi, e infine li aprono ringraziandosi a vicenda.

La carità e la grazia

Nella nostra esperienza possiamo sapere che l'amore è una realtà proprio importante della vita, e questo non è senza ragione: l'amore vero trae la sua fonte non dal nostro sforzo ma da Dio stesso! È Dio che inizia la "catena dell'amore" mandando il suo Figlio a dare la vita per noi, è Lui che ci ama gratuitamente nella sua sovrana libertà. E quest'amore ricevuto ci dà la forza, il coraggio e la capacità di amare gli altri. In altre parole i cristiani non amano di amor proprio ma dello stesso amore di Dio che è riversato nei loro cuori (cf. Rm 5), come quando un vaso pieno d’acqua trabocca così il cuore cristiano con l’amore divino; come una fiamma di una candela accesa da un cero può ora infiammare altre candele.